Robert Rauschenberg: Gluts
Robert Rauschenberg: Gluts presenta una selezione di circa 40 sculture
provenienti da istituzioni e collezioni private americane e non solo.
Dopo aver stravolto il mondo artistico con i suoi celebri Combines, alla fine degli anni ‘50, con la sua esplorazione dell’arte basata sulla tecnologia
in grado di coinvolgere attivamente lo spettatore negli anni ’60, con
il suo focalizzarsi su materiali naturali, come carta, cartone e
tessuti nel corso degli anni ’70, negli anni ’80 Rauschemberg concentra
il proprio interesse artistico sull’esplorazione delle proprietà visive
del metallo.
Assemblando oggetti vari, soprattutto materiali di scarto raccolti
nelle stazioni di benzina, pezzi di automobili abbandonate, e altri
rifiuti industriali deleteri per l’ambiente, l’artista texano crea
altorilievi e sculture che ricordano i suoi primi Combines. All'epoca
il Texas era alle prese con una dura
recessione causata dalla saturazione del mercato petrolifero. L’artista
osserva gli effetti della devastazione economica e inizia a raccogliere
insegne di distributori di benzina e relitti industriali trasformandoli
in altorilievi e sculture che ricordano i suoi primi Combines. Nasce così la serie di Gluts, lavori scultorei cominciati nel 1986 e su cui l’artista lavora ad intermittenza fino al 1995.
A proposito dei suoi Gluts, Rauschenberg disse: “E’ il momento
dell’eccesso, l’avidità è rampante. Tento solo di mostrarlo, cercando
di svegliare la gente. Voglio semplicemente rappresentare le persone
con le loro rovine. Penso ai Gluts come a souvenir privi di nostalgia.
Ciò che devono realmente fare è offrire alle persone l’esperienza di
guardare alle cose in relazione alle loro molteplici possibilità”.