Chiesa di San Simeon Piccolo
La Chiesa di San Simeon Piccolo si trova nel sestiere di Santa Croce, sul Canal Grande di fronte alla Stazione ferroviaria Santa Lucia.
Il nome è in realtà Chiesa di San Simon e Giuda (i due apostoli) ma è comunemente chiamata San Simeon Piccolo per distinguerla dalla vicina San Simeon Profeta (detta San Simeon Grande, fra le due la più piccola!!!). È l’unica chiesa della città dove viene ancora celebrata la messa in latino.
La chiesa fu terminata nel 1738 da Giovanni Antonio Scalfarotto (periodo Neoclassico, progettò anche la facciata della Chiesa di San Rocco ed il Campanile di San Salvador). È caratterizzata dall’evidente sproporzione fra la cupola e l’edificio, tanto che attorno a tale sproporzione vennero inventate alcune storielle che coinvolgono alcuni grandi del passato (fra i quali Napoleone).
È evidente il richiamo al Pantheon romano, e si avvertono anche degli elementi bizantini e palladiani. La cupola è a calotta ovale in altezza (caratteristica che slancia l’intera struttura) e rivestita di piombo. Nella facciata è presente un bassorilievo (all’interno del timpano) raffigurante Il Martirio dei Santi Titolari (di Francesco Penso detto anche Cabianca, XVIII secolo).
Gli interni della Chiesa ospitano opere se vogliamo di minore importanza rispetto a quelle presenti in altri edifici della città, ma questo solo perché siamo a Venezia, città in cui le meraviglie non hanno fine!!!
Nei vari altari si possono ammirare dipinti di Antonio Martinetti il Chiozzotto, Francesco Palazzo, Tomaso Bugoni, Angelo Venturini. La chiesa contiene anche una cripta, un sotterraneo dipinto con scene della Via Crucis e dell’Antico Testamento. L’ambiente ottagonale è costituito da due lunghi corridoi che si incrociano, al centro vi è un altare. È interessante sapere che all’interno di questa cripta vi sono 21 cappellette, otto delle quali sono tutt’ora murate ed inesplorate. È strano pensare che nel 2009 vi siano ancora degli angoli sconosciuti a Venezia!!! Il sotterraneo contiene sepolcri di diversi parrocchiali della zona, ahimè tutti sconosciuti.
