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Basilica di San Giovanni e Paolo

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Dai Veneziani è chiamata Basilica di San Zanipolo (in dialetto). Assieme alla Basilica dei Frari è l’edificio medievale più grande ed imponente di tutta la città.

Al suo interno sono stati sepolti numerosissimi Dogi e personaggi importanti di Venezia già a partire dal ‘200, tanto che la chiesa è considerata quasi un Pantheon. L’edificio è affacciato nel venezianissimo campo di San Giovanni e Paolo. Questa zona è molto bella da visitare, oltre che per la sua storia anche per la vita e per l’atmosfera. Questa luoghi conservano ancora l’atmosfera ed il carattere tipici di Venezia che ormai si sono persi nelle zone più turistiche di San Marco e Rialto .

La chiesa è stata costruita dai frati domenicani e le sue origini, secondo la leggenda, sono da attribuire ad alcune visioni del doge Jacopo Tiepolo. Il primo edificio risale al 200 e fu già da allora dedicato ai santi Giovanni e Paolo (morti da martiri durante il IV secolo). Non passò molto tempo prima dell’ampliamento della basilica alle dimensioni attuali, le attività dei domenicani erano molto floride in quel periodo ed in continuo aumento. L’edificio fu completato nel 1343, anche se in realtà i lavori di decorazione dello stesso continuarono ancora per molto (quasi un secolo). La Basilica fu consacrata solamente nel 1430, per la precisione il 14 novembre, e da allora si continuò ad abbellirla con diverse opere: dipinti, sculture, monumenti sepolcrali, per la maggior parte trafugati durante il dominio di Napoleone (durante il quale la confraternita fu sciolta).

La pianta della basilica è a croce latina, le navate sono tre, molto grandi (la chiesa è lunga più di 100 metri!!!), separate da delle file di colonne. Vi è inoltre un transetto (la cui larghezza è di 45 metri) e ai lati vi sono numerose cappelle. Della navata centrale sono rimasti anche i segni dell’esistenza del coro dei frati (come nella Basilica dei Frari): i due altari di Santa Caterina e San Giuseppe. Il coro fu abbattuto perché lo spazio serviva a celebrare delle messe solenni, come ad esempio i funerali dei dogi. La Basilica è alta più di 30 metri, infatti per contrastare le forti spinte dei muri sono state costruiti dei tiranti in legno (tecnica molto usata all’epoca). La quantità di opere d’arte conservate all’interno di questa basilica è a dir poco sbalorditiva. Non vi è un solo centimetro libero!!! Molte sono state donate dalle famiglie delle persone importanti che sono state sepolte all’interno di questo luogo di culto.

La facciata della basilica (decorata con opere di Bartolomeo Bon, Domenico Fiorentino e Magister Luce) è altissima, tripartita, e presenta un rosone centrale molto grande e due “occhi” sui lati. Sulla parte bassa vi sono 6 nicchie gotiche, molto grandi, che custodiscono altrettanti sepolcri, ed il portale. Anche quest’ultimo è molto grande, adornato con delle colonne di marmo portate sul posto nel 1459. Sulla sommità della parte centrale della facciata si trovano delle edicole, tre, con i santi Tommaso D’Acquino, Domenico e Pietro Martire (tutti domenicani ovviamente).

La cupola, aggiunta durante il 400, raggiunge l’altezza esterna di 55 metri. È incredibile come senza mezzi moderni si potessero costruire edifici di tali dimensioni! A ridosso della basilica sono presenti anche altri edifici e cappelle, tutti sul lato del Campo, fra cui anche il convento ricostruito nel 600 dal Longhena e ora adibito a Ospedale Civile di Venezia. Sul retro si possono invece ammirare le absidi con le loro finestre gotiche: un’inestimabile espressione del tardo-gotico veneziano.

La Basilica può essere visitata tutti i giorni dalle 7:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:30. Il numero di telefono per eventuali informazioni è (+39)0415235913 . Per raggiungerla si possono usare i battelli pubblici (fermata Ospedale) oppure si può camminare, da Piazza San Marco è una piacevole passeggiata di 15-20 minuti.

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