Una passeggiata tra le calli e i campielli di San Polo
Il sestiere di San Polo, il cui nome deriva dalla Chiesa di San Paolo Evangelista, si trova nel cuore di Venezia. All’inizio della storia di Venezia il sestiere di San Polo era un tutt’uno con quello di Santa Croce (la zona era chiamata “Luprie”). Tutta la zona conteneva le saline della città.
Adesso il sestiere è delimitato a Nord e ad Ovest da quello di Santa Croce, a sud da quello di Dorsoduro e su tutti gli altri lati dal Canal Grande. Inoltre è collegato al sestiere di San Marco attraverso il ponte di Rialto.
Il nostro piccolo tour comincia proprio qui, al culmine del ponte di Rialto dove si possono trovare i primi numeri civici di questo sestiere accanto agli ultimi numeri dell’area di San Marco.
Rialto e la zona del mercato sono indubbiamente la parte più importante di quest’area. Scendendo dall’omonimo ponte in direzione del mercato si incontra subito la chiesa di San Giacometto (la più antica della città!!!), di fronte alla quale si trova un tronco di colonna su cui venivano bandite le leggi ai tempi della Serenissima. La sommità della colonna è accessibile tramite una scala che poggia su una statua: il Gobbo di Rialto (1541). Questa statua veniva baciata dai malfattori che percorrevano un percorso da San Marco fino a qui, lungo il quale venivano frustati. Ai piedi di questa statua terminava il loro supplizio. Dal 1545 l’usanza del bacio fu spostata all’angolo con Ruga dei Orosei, dove fu posizionata una croce sormontata dal Leone di Venezia (ancora presenti) da allora detti dei “frustai” (frustati).
Tutta quest’area è caratterizzata dalla presenza del mercato di Rialto, dove ogni giorno vengono aperti dei banchi di pesce, frutta e verdura. Il mercato di Rialto è molto caratteristico, e se decidete di visitarlo vi consigliamo di farlo la mattina.
Da qui proseguendo verso Campo San Polo si arriva a Campo Sant’Aponal e alla zona detta delle Carampane.
Quest’ultima (a partire dal 1360, anno in cui fu istituito il Castelletto) era una “zona a luci rosse” in cui le prostitute erano autorizzate ad esibirsi. A memoria di questo luogo sono rimasti i nomi dei ponti e delle calli (impossibile non ricordare il “ponte delle Tette”).
Vicino a Campo Sant’Aponal si trova il Sottoportego della Madonna dove si può ammirare un Capitello raffigurante un Papa che dorme.
Il papa in questione è Alessandro III che, fuggendo da Federico Barbarossa, arrivò segretamente a Venezia nel 1177 (si dice che la prima notte fu costretto a dormire per strada). Rimase in incognito nella città per 6 mesi, finchè, grazie al doge Sebastiano Ziani, riuscì a riappacificarsi con il suo cacciatore.
Leggenda vuole che il Papa, per contraccambiare il favore, regalò a doge Ziani un anello concedendo a Venezia la facoltà di “sposare il Mare”. La cerimonia dello Sposalizio del Mare (avviene durante la festa della Sensa nel giorno dell’Ascensione) simboleggia il dominio di Venezia sui mari. Il Doge lasciava cadere in mare un anello consacrato recitando le parole: “Ti sposiamo, Mare. In segno di vero e perpetuo dominio”.
In realtà la festa della Sensa venne istituita intorno all’anno 1000 per commemorare la conquista della Dalmazia da parte del Doge Pietro II Orseolo.
Poco più avanti vi è Campo San Polo, vero e proprio cuore del sestiere. Qui si trova la Chiesa di San Paolo Evangelista, fondata nell’837 dai Dogi Pietro e Giovanni Tradonico.
Proseguendo si incontrano la Chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari (gotica), una delle più grandi della città. Al suo interno sono racchiuse opere di inestimabile bellezza.
Dietro la Chiesa dei Frari si trova campo San Rocco, su cui si affacciano la Scuola Grande e l’omonima Chiesa.
La scuola contiene uno stupendo ciclo di Tintoretto, che fu realizzato fra il 1564 e il 1588. Non tutti sanno che Tintoretto riuscì a vincere il bando di gara dell’epoca barando!!!
Un altro angolo curioso di questo sestiere (legato ad una storia affascinante) è la fondamenta della Donna Onesta. In una delle case di questa zona abitava una bella popolana moglie di uno spadaio. Di lei si era invaghita Marchetto Rizzo, che per avere la possibilità di incontrarla per farle la corte aveva commissionato un pugnale al di lei marito. Una volta terminato il pugnale, e non essendo riuscito a far cedere la donna, la violentò. La donna per la vergogna si uccise usando proprio il pugnale del marito. In ricordo di quella vicenda una scultura raffigurante il volto di una donna venne attaccata al muro di una casa: La scultura della Donna Onesta.
Finiamo questo piccolo tour del Sestiere nominando un’altra importante scuola: La scuola Grande di San Giovanni Evangelista, anch’essa a pochi passi da San Rocco e i Frari. Al suo interno si possono ammirare dipinti di Tintoretto, del Tiepolo e di Palma il Giovane.