Scoprire il sestiere di Dorsoduro
Il sestiere di Dorsoduro è ricco non solo di storia ma anche di vita e di veneziani. Vi sono molti modi per visitarlo e molti di più per raccontarlo.
Viene delimitato a nord dai sestieri di Santa Croce e San Polo, dal Rio Ca' Foscari e dal Rio Malcanton; a est dal Canal Grande; a sud comprende il canale della Giudecca e l'omonima isola.
È collegato al sestiere di San Marco tramite il ponte dell'Accademia.
La chiesa più vecchia di tutta l’area, Chiesa di San Nicolò dei Mendicoli (nella parte occidentale del sestiere), si dice essere una delle più antiche di tutta la città (il primo edificio risale addirittura al VII secolo).
Le origini del nome di questa Chiesa sono ancora ignote, si pensa che possa derivare o dalla parola Mendigola (antico nome dell’isola su cui la Chiesa è costruita) o dalla parola Mendici (indicante il modesto tenore di vita della contrada).
È proprio in quest’area della città che avevano la loro sede i Nicolotti, una delle due fazioni di lavoratori dell’Arsenale che si contrapponevano ai Castellani (abitanti del sestiere di Castello). Fra le due fazioni vi era una forte rivalità (si pensa che fosse fomentata anche dal Governo di Venezia, che disponeva così di uomini sempre allenati al combattimento), tanto che diverse volte l’anno le due fazioni si sfidavano nei Ponti dei Pugni.
I ponti dei pugni erano dei veri e proprio ponti senza balaustre ed erano il luogo di battaglia in cui le due fazioni si sfidavano a mani nude. Chi dei due raggiungeva l’altra sponda vinceva la “battaglia”. Il ponte dei pugni più famoso della città si trova in Campo San Barnaba, sempre nel sestiere di Dorsoduro. Può essere riconosciuto facilmente per le orme di piedi poste ai 4 angoli del ponte.
Vicino alla Chiesa di San Nicolò si trova la Chiesa dell’Anzolo Rafaèl (Arcangelo Raffaele, rarissimo caso di chiesa dedicata ad un arcangelo) a la Chiesa di San Sebastiano.
Quest’ultima risale al 1506 su progetto di Antonio Abbondi, fu terminata nel 1548 e consacrata nel 1562. L’interno presenta moltissime decorazioni di Paolo Veronese (Paolo Caliari) che si dice essere stato imprigionato all’interno dell’edificio per un certo periodo.
Fra le sue opere vi sono il soffitto della sacrestia, la navata centrale, parte del coro, il fregio, l’altare maggiore, le porte dei panelli dell’organo e il presbiterio.
Il Veronese fu poi sepolto all’interno della Chiesa (vicino all’organo) secondo le sue volontà.
Un’area molto interessante del sestiere è tutta quella attorno a Campo Santa Margherita , non solamente per l’architettura ma anche per la vita racchiusa all’interno e attorno al Campo.
Dopo aver attraversato la zona di campo Santa Margherita si arriva alla zona dell’Accademia.
Quest’area è caratterizzata, oltre che dall’omonimo ponte in legno, anche da una serie di musei importantissimi.
Sono da menzionare Ca’ Rezzonico, le Gallerie dell’Accademia (museo di pittura, ex Scuola della Carità), Peggy Guggenheim (museo d’arte moderna).
Proseguendo verso est si arriva alla Chiesa della Salute e a Punta della Dogana (chiamata così perché una volta vi era la Dogana della Repubblica Serenissima). Da qui si gode di una magnifica vista di tutto il Bacino di San Marco, della Piazza (San Marco) , dell’isola di San Giorgio e dell’isola della Giudecca.
Girando attorno a Punta della Dogana ci si trova affacciati al canale della Giudecca, sulla fondamenta delle Zattere. Questa fondamenta è molto soleggiata e tranquilla, è spesso utilizzata da tutti per fare jogging o per rilassarsi passeggiando, ed è su questa fondamenta che passano i podisti della Venice Marathon.
Circa a metà della fondamenta, un po’ più addentrato, si trova un altro gioiello di questo sestiere: lo Squero di San Trovaso che ha mantenuto la sua dimensione storica, con le case in legno e lo scivolo per le imbarcazioni
L’isola della Giudecca fa anch’essa parte del Sestiere di Dorsoduro. È storicamente ricca di orti e giardini, e negli ultimi anni è diventato un quartiere residenziale abbastanza ricercato.
In quest’area è da menzionale la Chiesa del Redentore , alla cui storia è associata la famosissima Festa del Redentore che ha luogo nel mese di luglio.